Il cheratocono è una patologia ectasizzante in cui è presente una ridotta stabilità strutturale della cornea che pertanto favorisce un lento processo di sfiancamento e la conizzazione che caratterizza la malattia. La rigidità strutturale della cornea è fornita dalle fibre di collagene che la compongono a disposizione di lamelle disposte su più strati (circa 300). Tra queste fibre e lamelle si instaurano collegamenti incrociati naturali (cross-linkings) a garantirne l'adesione e la stabilità. Esistono in natura processi che portano ad un fisiologico incremento di tali cross-linking, tra i quali l'invecchiamento ed il diabete.
Risulta pertanto facilmente comprensibile come l'aumento di questi fisiologici cross-linking possa portare ad una incrementata rigidità corneale, tale da potere fermare l'inesorabile processo di evoluzione del cheratocono. La procedura di cross-linking corneale prevede la somministrazione di gocce di collirio a base di vitamina B2 (riboflavina) e destrano ed esposizione ad una sorgente luminosa di raggi UVA (370 nm). Ciò determina la liberazione di radicali liberi di ossigeno che inducono una desaminazione ossidativa del collageno ed una conseguente formazione di nuovi ponti molecolari interfibrillari.